Turismo Outdoor
Previsioni ottimistiche e numeri in crescita
Il 2020 è stato un anno di sofferenza per tutti gli operatori del settore turistico, in Italia e nel resto del Mondo. La pandemia Covid-19 ha impedito i normali flussi turistici da e per i rispettivi paesi di appartenenza e l'Italia, da sempre in cima alle classifiche dei paesi più visitati, è stata sicuramente tra i paesi più colpiti dal calo copioso delle presenze turistiche.

Per contro, la pandemia stessa, ha visto incrementare alcuni segmenti di mercato importanti, trainati dalla stessa impossibilità di viaggiare all'estero, spingendo i nostri connazionali verso mete sparse sul territorio nazionale e in particolar modo, nel sud Italia, sia per quanto riguarda i siti d'arte, sia per le mete squisitamente legate al mare e al bel sole.
La vocazione infatti di luoghi come il Gargano è effettivamente da sempre legata all'enogastronomia, alla spiritualità, all'ospitalità, e ai luoghi d'arte, ma a farla da padrone sono sicuramente le mete incontaminate del Gargano, con spiagge ampie e pulite, oltre a un mare cristallino e caldo da maggio a settembre.

L'osservatorio del Turismo Open Air di HUMAN COMPANY, dichiara che il comparto Turismo Outdoor in Italia genera un fatturato da oltre 8 miliardi di euro conferma il trend di un nuovo modo di vivere la vacanza tutto Made in Italy.
Le tante incognite create dall’emergenza sanitaria confermano una cosa certa: le vacanze saranno di prossimità, più lente, più consapevoli e più sicure dal punto di vista sanitario. In questo scenario c’è un comparto dell’industria dei viaggi in Italia che più di ogni altro oggi sembra rispondere alle esigenze del viaggiatore, nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza: l’ospitalità open air.
Il turismo Open Air - Outdoor, in Italia e in modo particolare nel Gargano e nella Capitanata, offre mete da non perdere, sia per quanto riguarda il mare, quindi le coste con Trabucchi, Abbazie, Spelonche e Torri d'avvistamento, sia mete legate alla spiritualità con il cammino sulla via Francigena, i tour nei Monti Dauni, ma anche lunghe passeggiate in Mountain Bike o a piedi, sulle vie dei tratturi.

Le previsioni dei trend per il 2021 confermano dunque quanto detto, cioè che la pandemia ha cambiato in modo radicale il modo in cui viaggiamo, creando una “nuova normalità” anche per il turismo all’aria aperta. In chiusura, ecco quali sono le nuove tendenze di viaggio emerse:
1 - destagionalizzazione: le vacanze di primavera sono diventate popolari quasi quanto quelle estive;
2- Turismo di prossimità: le ricerche di luoghi intorno a noi in aumento;
3 - Impatto ambientale: camping, cibo a km 0 e fattorie didattiche in forte espansione;
4 - Sicurezza sanitaria: i turisti preferiscono luoghi e mete che offrono garanzie dal punto di vista della prevenzione sanitaria.
